Sanremo 2013 Il testo - Senza ritegno Ti guardo e non puoi tentarmi dipinta di un’immagine che non apprezzerò se parli non puoi ascoltarmi la fiamma si fa labile nell’insensibile mi guardi e non vuoi pensarci ma sei solo un disegno se non puoi decidere e vorrai e vorrai e vorrai vorrai… E vorrai solo ridere chiedendo delucidazioni ma fuori, a piede libero, ne abbiamo milioni ti sparo nelle gambe e divento cristiano dopotutto non è male se mi sento più umano ricordati le favole che hai già vissuto la pace vulnerabile di ogni minuto che vivere e ridere, non è abbastanza mentre sbianco l’uomo nero, tu prendi coscienza ed ora sai hai visto con i tuoi occhi e pianto con i miei non c’è vergogna se non quella cieca acquiescenza per viltà, per viltà ma lascia che sia più tardi l’inutile lamento che non costruisce mai portami nei miei sbagli che mai ne avrò bisogno come in questo vivere qui non si tratta di una libera denigrazione ma di rendersi partecipi di ogni ragione per vivere, ridere, decidere e sognare e mi ricordo quella volta che volevo volare e non aspetto le tue regole neanche un minuto propongo i sogni liberi di chi ha creduto leggere e scrivere non è abbastanza mentre sbianca l’uomo nero tu prendi coscienza na-na-na-na-na…
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lunedì 17 dicembre 2012
Sanremo 2013 - Raphael Gualazzi – Senza ritegno
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