Sanremo 1995 Giorgio Faletti - midi karaoke I vincitori del Festival dal 1951 Il testo Ci metterò la mani e un genio da inventore Ci metterò un dolore che so io Ci metterò l'asfalto e il sogno di un attore Che appoggia il manoscritto sul leggio E tirerò il cemento come un muratore sa non è possibile E tesserò una tela che sarà una vela grande e irrestringibile E tergerò la fronte con la mano aperta per il gran sudore E accorderò strumenti con il tocco esperto che ha un suonatore Mi metterò seduto li a impagliare sedie per sedermi insieme Mi stupirò di non averlo fatto mai e di averlo fatto bene Perché c'è sangue, c'è fatica, c'è la vita Anche se a volte ci si spezza il cuore In questa assurda specie di mestiere Benedetto tu sia per quel ciuffo di pelo nero Che se l'hai fatto tu non è cosa brutta davvero E per le storie eterne dei cartoni animati Per quei pazzi o quei saggi che li han disegnati E per quel che si mangia si respira e si beve Per il disegno allegro della pipì sulla neve E per le cose tonde e per le cose quadre Per le carezze di mio padre e di mia madre Per il futuro da leggere invano girando i tarocchi Per le linee della mano diventate rughe sotto gli occhi Perché tutto è sbagliato ed è così perfetto Per ciò che vinco e ciò che perdo se scommetto Tu sia benedetto Benedetto tu sia Per avermi fatto e messo al mondo E per quel che ho detto prima ti perdono Di non avermi fatto alto e biondo Ma così stupido e così vero Con l'eterna paura dell'uomo nero E del viso bianco come calce Di quella sua signora con la falce Che come tutti prima o poi mi aspetto E per cui altri ti han benedetto Ma io no Mi dispiace ma sono solo un uomo e non ne son capace Ma c'è una cosa che ti chiedo ed è un favore In cambio del bisogno del dottore Mentre decidi ogni premio e ogni castigo Mentre decidi se son buono o son cattivo Fa che la morte mi trovi vivo E se questo avverrà io ti prometto Che mille e mille volte ti avrò benedetto E se per caso non ci sei come non detto E avrò davanti agli occhi la mia mano aperta per il troppo sole E andrò verso la notte con il passo calmo del seminatore Aspetterò seduto lì per dare un nome all'ombra di qualcuno Che per un poco sembrerà sia tutti e non sarà nessuno Perché c'è sangue, c'è fatica, c'è la vita Anche se a volte ci si spezza il cuore In questa assurda specie di mestiere Che è l'amore accordi per chitarra E B CI METTERO' LE MANI E UN GENIO DA INVENTORE A9 E CI METTERO' UN DOLORE CHE SO IO B CI METTERO' L'ASFALTO E IL SOGNO DI UN ATTORE A9 E CHE APPOGGIA IL MANOSCRITTOSUL LEGGIO F#m E E TIRERO' IL CEMENTO COME UN MURATORE SE NON E' POSSIBILE F# E TESSERO' UNA TELA CHE SARA' UNA VELA E A9 GRANDE E IRRESTRINGIBILE E TERGERO' LA FRONTE B CON LA MANO APERTA PER IL GRAN SUDORE E E ACCORDERO' STRUMENTI CON IL TOCCO ESPERTO F#9 CHE HA UN SUONATORE MI METTERO' SEDUTO LI' A IMPAGLIARE SEDIE G#m PER SEDERMI INSIEME F#9 MI STUPIRO' DI NON AVERLO FATTO MAI E DI AVERLO FATTO BENE A PERCHE' C'E' SANGUE C'E' FATICA C'E' LA VITA B9 ANCHE SE A VOLTE CI SI SPEZZA IL CUORE A E IN QUESTA ASSURDA SPECIE DI MESTIERE B Benedetto tu sia per quel ciuffo di pelo nero F#m Che se l'hai fatto tu non e' cosa brutta davvero A E per le storie eterne dei cartoni animati E Per quei pazzi o quei saggi che li han disegnati B E per quel che si mangia si respira e si beve F#m Per il disegno allegro della pipi' sulla neve A E per le cose tonde e per le cose quadre Per le carezze di mio padre e di mia madre E Per il futuro da leggere invano girando i tarocchi B Per le linee della mano diventate rughe sotto gli occhi F#m Perche' tutto e' sbagliato ed e' cosi' perfetto A Per cio' che vinco e cio' che perdo se scommetto E Tu sia benedetto Benedetto tu sia Per avermi fatto e messo al mondo E per quel che ho detto prima ti perdono B Di non avermi fatto alto e biondo Ma cosi' stupido e cosi' vero E Con l'eterna paura dell'uomo nero E del viso bianco come calce Di quella sua signora con la falce G#m Che come tutti prima o poi mi aspetto E per cui altri ti han benedetto, E Ma io no Mi dispiace ma sono solo un uomo e non ne son capace G#m Ma c'e' una cosa che ti chiedo ed e' un favore E In cambio del bisogno del dottore Mentre decidi ogni premio e ogni castigo C#m Mentre decidi se son buono o son cattivo Fa che la morte mi trovi vivo A E se questo avverra' io ti prometto E Che mille e mille volte ti avro' benedetto A B E se per caso non ci sei come non detto E E AVRO' DAVANTI AGLI OCCHI LA MIA MANO APERTA A9 PER IL TROPPO SOLE E ANDRO' VERSO LA NOTTE G#m CON IL PASSO CALMO DI UN SEMINATORE F#9 ASPETTERO' SEDUTO LI' PER DARE UN NOME ALL'OMBRA DI QUALCUNO CHE PER UN POCO C#m SEMBRERA' SIA TUTTI E NON SARA' NESSUNO E PERCHE' C'E' SANGUE C'E' FATICA C'E' LA VITA B ANCHE SE A VOLTE CI SI SPEZZA IL CUORE E IN QUESTA ASSURDA SPECIE DI MESTIERE CHE E' L'AMORE
Festival della canzone italiana
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sabato 15 agosto 2015
Sanremo 1995 - Giorgio Faletti - L'assurdo mestiere
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